Con l’evoluzione sempre costante e sempre attiva del mondo del web, ci sono moltissimi nuovi lavori che stanno prendendo particolarmente piede e che si stanno diffondendo in maniera abbastanza massiva: uno di questi lavori, probabilmente tra i più diffusi, è quello dell’influencer.
Questa nuova professione è sempre più diffusa anche grazie al fatto che moltissime persone desiderano e sognano di diventare influencer, proprio come fanno le persone che seguono sui social media, che guadagnano mediante la loro esposizione su queste piattaforme.
Alcuni esempi di queste piattaforme? Possiamo menzionare Instagram e TikTok, che sono certamente le più utilizzate: per definire Instagram e TikTok potremmo dire che si tratta di piattaforme social, che vengono viste come una sorta di vetrina da moltissimi brand e da moltissime aziende per promuovere i loro prodotti e i loro servizi, proprio attraverso la figura dell’influencer.
Fatta questa breve e doverosa introduzione, posso procedere con la spiegazione di tutto ciò che c’è da sapere prima di avviare una attività di influencer: iniziamo subito!
Come è stato già anticipato e come dice il termine stesso, l’influencer è quella persona in grado di influenzare le scelte di acquisto di altre persone: questa capacità di influenzare gli acquisti di altre persone deriva, senza ombra di dubbio, dal livello di autorevolezza e di credibilità che questi influencer hanno nel loro settore.
Spesso ed erroneamente si ha la convinzione che diventare influencer sia un gioco da ragazzi e che sia sufficiente disporre di uno smartphone, utile a pubblicare i propri contenuti sui social media.
In realtà, diventare a tutti gli effetti un vero e proprio influencer è un iter lungo e complesso, su cui può intervenire sicuramente un po’ di fortuna, ma che richiede i seguenti passaggi:
La cosa importante, prima di eseguire e di completare tutti questi passaggi, si basa sul numero di followers di cui si è in possesso sui vari social, soprattutto per quello che riguarda la collaborazione con i brand.
Quando si tratta di aprire e di avviare una attività da influencer, ci sono diversi adempimenti fiscali ed amministrativi da portare a termine, in maniera tale da essere in regola in qualità di libero professionista. Vediamo insieme quali sono questi adempimenti.
Il codice ATECO può essere definito come quel codice numerico che descrive e designa l’attività lavorativa svolta e ad esso collegata.
Nel caso dell’influencer, il codice ATECO da selezionare è il 73.11.01 o il 73.11.02, che corrisponde all’attività di Ideazione/Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari. All’interno di questo codice e di questa attività, sono compresi anche le seguenti mansioni:
Oltre a questo preciso codice ATECO, gli influencer possono anche optare per il codice 74.90.99, che designa Altre attività professionali nca.
Alla domanda contenuta nel titolo di questo paragrafo, è già stata data una risposta nel corso dei paragrafi precedenti. Come dicevano i latini, però, repetita iuvant, quindi: sì, per avviare una attività di influencer serve assolutamente la partita IVA.
Quando si parla dell’avvio di una attività e della apertura partita IVA (che va eseguita con il supporto di un commercialista online), è necessario sapere a quali regimi fiscali è possibile aderire. La scelta dipende tendenzialmente da alcuni fattori, come ad esempio il proprio reddito, ed è da fare nella maggior parte dei casi tra due opzioni: quella del regime forfettario e quella del regime ordinario.
Visti i possibili regimi a cui si può adempiere procedendo con l’apertura della partita IVA, è il caso di comprendere quale sia la tassazione per un influencer.
In realtà, questa tassazione dipende proprio dal regime fiscale a cui si appartiene. Per chi ha la possibilità di far parte del regime forfettario (che, ricordiamo, ha come requisito quello di non superare gli 85000€ di compensi all’anno), va detto che:
Oltre a questo vantaggio, chi aderisce al regime forfettario è anche esonerato dal versamento dell’IVA e dal pagamento dell’IRPEF.
Per quanto riguarda, invece, il regime ordinario, non valgono le stesse regole e, di conseguenza, chi aderisce a questo regime è tenuto a versare le imposte, l’IVA e anche l’IRPEF. Soffermandoci in particolar modo sull’IRPEF, va detto che il calcolo di questa imposta dipende dai propri compensi e da diversi scaglioni (per esempio, fino ad un reddito di 15000€, viene calcolato il 23%; fino ad un reddito di 28000€, viene calcolato il 25% e via dicendo).
Proprio in vista di tutte queste imposte, quella dell’apertura di una SRL può essere davvero una valida alternativa, dal momento che permette di avere grossi volumi di guadagno e che permette di godere di moltissimi vantaggi, tra cui delle tassazioni fisse da pagare, come l’IRES al 24%, che non dipendono quindi dai vari scaglioni.
Un altro aspetto importante per quanto riguarda l’avvio di una attività da influencer riguarda senza ombra di dubbio il versamento dei contributi INPS. Per questo versamento, gli influencer devono decidere tra:
Hai intenzione di avviare una attività da influencer e di lanciarti nel mondo dei social media, promuovendo i prodotti o i servizi delle varie aziende che ti contatteranno? Allora è il caso di prendere in sera considerazione tutti i punti e tutti gli aspetti che sono stati analizzati e approfonditi nel corso di questo articolo.
Per farlo, richiedimi una consulenza: in qualità di Commercialista, saprò fornirti tutti i consigli e tutte le informazioni utili per comprendere tutti i passaggi da eseguire, durante i quali ti accompagnerò e supervisionerò il tuo operato. Non esitare a contattarmi!
Un influencer è una persona in grado di influenzare le scelte di acquisto di altre persone grazie alla sua autorevolezza e credibilità nel settore di riferimento. Si occupa di creare contenuti sui social media e di promuovere prodotti e servizi di aziende con cui collabora.
Per diventare un influencer bisogna seguire alcuni passaggi: creare un profilo social specifico e settoriale, definire un proprio tono di voce e stile narrativo, interagire con il pubblico e collaborare con brand. Tuttavia, il fattore più importante è il numero di followers sui social, soprattutto per quanto riguarda le collaborazioni con i brand.
Instagram e TikTok sono le piattaforme più utilizzate dagli influencer. Questi social sono visti come una sorta di vetrina da moltissimi brand e aziende per promuovere i loro prodotti e i loro servizi attraverso la figura dell’influencer.
Per aprire e avviare un’attività da influencer è necessario aprire una partita IVA, prestare attenzione all’aspetto della Gestione Previdenziale, riguardante il versamento dei contributi INPS, e, qualora l’attività sia svolta sotto forma di struttura organizzata, iscriversi alla Camera di Commercio e presso il Registro delle Imprese.
Il codice ATECO da utilizzare per un influencer è il 73.11.01 o il 73.11.02, che corrisponde all’attività di “pubblicità su internet” o “attività di marketing online”.
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