Vivere nel 2023, nel pieno della rivoluzione digitale, e non sapere che cosa significhi ricoprire il ruolo di Social Media Manager è impensabile: tutto quello che vediamo online, specialmente per quanto riguarda i social media e i social network, è frutto del lavoro e dell’impegno proprio di un Social Media Manager.
Al contempo, però, è naturale avere dubbi circa questa professione, che è relativamente nuova sul mercato del lavoro, e domandarsi – per esempio – chi è e che cosa fa un Social Media Manager più nel dettaglio. Inoltre, per chiunque abbia intenzione di iniziare una sua propria attività da Social Media Manager, è altrettanto naturale chiedersi come procedere, quali sono gli step necessari e quali sono le azioni da compiere in questo senso. Sei pronto, quindi, per tutte le risposte?
Al giorno d’oggi, il ruolo del Social Media Manager ha assunto (e continua ad assumere) sempre più importanza: in questi ultimi tempi, anche all’interno delle aziende, i Social Media Manager sono richiestissimi, soprattutto in qualità di esperti e professionisti digitali.
Ma, nello specifico, chi è un Social Media Manager? E che cosa fa? Come già parzialmente anticipato, il Social Media Manager è un professionista digitale ed uno specialista della comunicazione per quanto riguarda il web e, più in particolare, per quanto riguarda i social media e i social network.
Più nello specifico, un Social Media Manager si occupa della creazione e della pubblicazione dei vari post, ma non solo; spesso, un Social Media Manager si occupa anche della gestione della community della pagina che gestisce e, in questo senso, risponde agli eventuali commenti e messaggi ricevuti.
Se si desidera aprire una attività di Social Media Manager, innanzitutto è necessario capire in che modalità si intende lavorare: se, quindi, sotto contratto o se da libero professionista.
Tendenzialmente, le aziende non ritengono necessaria l’assunzione della figura di un Social Media Manager e ritengono che sia meglio affidarsi al supporto di una figura esterna e che sia, quindi, un freelancer. Del resto, la stessa attività di un Social Media Manager è definibile come autonoma, dal momento che la sua presenza non è costantemente richiesta in ufficio e dal momento che la sua attività lavorativa può essere svolta da qualunque luogo si desideri.
Inoltre, è completamente normale che un Social Media Manager non collabori con una sola realtà imprenditoriale, ma che abbia una più ampia varietà di clienti da seguire. Tutti questi aspetti portano, dunque, ad una necessità per un Social Media Manager wannabe: l’apertura partita IVA.
Prima di procedere con l’apertura della partita IVA, occorre essere a conoscenza di tutti i dettagli di questa operazione: uno di questi dettagli è rappresentato dal codice ATECO, ovvero un codice numerico che viene associato ad ogni partita IVA e che ha la funzione di definire la tipologia di attività che si intende svolgere per mezzo della propria partita IVA.
Nel caso di un Social Media Manager, ci sono due possibilità di scelta tra due diversi codici ATECO:
Come si può notare, questi due codici ATECO non sono esattamente precisi riguardanti le attività del Social Media Manager, che – essendo una professione molto recente – non ha ancora un suo codice ATECO di riferimento.
Come già è stato spiegato in un precedente paragrafo, sì: per l’attività di Social Media Manager tendenzialmente serve la partita IVA. Durante l’apertura, oltre alla scelta del codice ATECO, occorre scegliere anche a quale regime fiscale appartenere.
Per tutte le nuove attività, si consiglia di iniziare aprendo una partita IVA a regime forfettario: questo regime, infatti, garantisce molteplici e diversi vantaggi sotto molti punti di vista. Per poter rientrare nel regime forfettario, però, è necessario essere in possesso di determinati requisiti, che sono i seguenti:
Fatta questa premessa necessaria, è il momento di capire quali sono i vantaggi del regime forfettario.
Per quanto riguarda la tassazione destinata ad un Social Media Manager appartenente al regime forfettario, abbiamo già chiarito le idee.
Ma quali sono gli altri regimi possibili? E che tassazione prevedono?
Direi che è chiaro quanto sia più vantaggioso il regime forfettario rispetto al regime ordinario: ma se si hanno volumi di guadagno troppo alti per appartenere ad un regime forfettario, ma si volesse comunque evitare questa altissima tassazione? Un’idea potrebbe essere l’apertura SRL, ovvero la Società a Responsabilità Limitata, che non viene tassata a scaglioni (come il regime ordinario), ma attraverso un fisso del 24%.
Abbiamo visto qual è la tassazione legata ad una partita IVA di un Social Media Manager: questo libero professionista, però, non è tenuto solamente al pagamento di queste tasse, ma dovrà anche provvedere al versamento dei contributi INPS, che sono a suo carico. Per questo tipo di versamento, sono possibili due opzioni.
In caso di eccedenza di questo reddito, si pagherà circa il 24% sul differenziale.
In caso di eccedenza di questo reddito, si pagherà circa il 24% sul differenziale.
ESEMPIO
Fatturato 10.000€
Inps pari ad euro 4.200 in quanto è al di sotto del reddito minimo
Fatturato 25.000€
Inps fino a 17.500 pari a 4.200€, invece la parte eccedente 7.500€ (25.000-17.500) al 24% pari a 1.800€
Totale Inps 4.200 + 1.800= 5.000
Se hai intenzione di aprire una partita IVA o di aprire una SRL per intraprendere la tua carriera di Social Media Manager, ma non sai che che parte iniziare, richiedi una consulenza presso il mio studio oppure fissa con me un appuntamento a distanza.
In qualità di commercialista online, infatti, mi occupo di seguire clienti in modalità da remoto, con cui studio una pianificazione fiscale, che faccia loro dormire sonni tranquilli.
Un Social Media Manager è uno specialista della comunicazione digitale che si occupa della gestione dei social media e dei social network. Tra le sue mansioni, vi è la creazione e la pubblicazione di post sui social media, la gestione della community della pagina, la risposta ai commenti e ai messaggi ricevuti.
Per aprire un’attività di Social Media Manager, è necessario capire in che modalità si intende lavorare, se sotto contratto o come libero professionista. In generale, le aziende preferiscono affidarsi a figure esterne e, quindi, a un freelancer. Per svolgere l’attività di Social Media Manager, è necessaria l’apertura di una partita IVA.
Il Social Media Manager non ha ancora un codice ATECO specifico che lo identifichi. Tuttavia, ci sono due possibilità di scelta tra due diversi codici ATECO: il primo indica la conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari 73.11.01, mentre il secondo indica l’ideazione di campagne pubblicitarie 73.11.02.
Non esiste una formazione specifica per diventare Social Media Manager. Tuttavia, è necessario avere buone competenze digitali, conoscere i social media e i social network, avere un’ottima capacità di comunicazione e di scrittura e saper utilizzare gli strumenti di analisi dei dati.
Per le nuove attività, si consiglia di iniziare con un regime forfettario, che garantisce una tassazione agevolata e semplificata per i primi anni di attività. In ogni caso, è sempre consigliabile rivolgersi a un commercialista per una consulenza personalizzata.
Il Dott. Danilo Genovese offre la propria assistenza e consulenza fiscale, contabile e societaria a Palermo ma soprattutto online attraverso l’uso di strumenti digitali per Imprenditori di tutta Italia.
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