Ai giorni nostri, le attività di e-commerce e di dropshipping sono sempre più diffuse e più utilizzate, sia tra gli utenti sia tra coloro che hanno intenzione di avviare una propria attività. Grazie sia agli e-commerce sia al dropshipping, infatti, è possibile raggiungere una più ampia fetta di potenziali clienti, da riuscire a convincere nell’acquisto e – possibilmente – anche a fidelizzare.
Ma che cosa si intende, nello specifico, con i termini e-commerce e dropshipping? Quali sono i vari passaggi per procedere con l’apertura di questa tipologia di attività? Cerchiamo di capirlo insieme.
In entrambi i casi, dunque, si tratta di una attività in cui è prevista la vendita di un bene, di un prodotto o di un servizio.
Tra i vari punti a favore di queste due attività (che molto spesso coincidono), dobbiamo menzionare il servizio di assistenza al cliente, i prezzi decisamente più accessibili e la possibilità di usufruire di un servizio più comodo e sempre disponibile.
Aprire una attività di e-commerce richiede un certo investimento iniziale, il cui importo può variare a seconda della tipologia di merce che si intende vendere e dalla tipologia di pubblicità che si intende fare per pubblicizzare la propria realtà.
Più nello specifico, questo investimento iniziale riguarda:
Anche se avviare questo tipo di attività può sembrare costoso, in realtà pensare di avviare un negozio fisico lo è molto di più: basta immaginare i costi relativi all’affitto del negozio, alle bollette, allo stipendio da dare ai propri dipendenti e così via.
Inoltre, se si sceglie l’opzione del dropshipping, non ci sarà nemmeno bisogno di avere un proprio magazzino.
Anche se tra parentesi, nello scorso paragrafo c’è stato un chiaro riferimento alla partita IVA, che è necessario aprire per avere modo di avviare una attività di e-commerce o di dropshipping.
Quindi, tra i vari obblighi da rispettare prima di aprire un e-commerce, c’è anche quello di aprire la partita IVA.
Come si sa, ogni partita IVA è associata ad un codice ATECO, che serve proprio a definire con esattezza la tipologia di attività svolta attraverso quella partita IVA: il codice ATECO per una attività di e-commerce o dropshipping, nello specifico, è il 47.91.10, che definisce le attività di Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto via internet.
Come è già stato detto: sì, per una attività di e-commerce o dropshipping, tra gli altri requisiti, occorre anche disporre di una partita IVA, che può essere aperta con il supporto di un commercialista online.
Nel caso di attività appena avviata, vi è la possibilità attraverso l’apertura della partita IVA di aderire al regime forfettario, il quale consente di godere di molteplici agevolazioni, ma che è riservato solo a coloro che non superano gli 85000€ di fatturato annui. Tra i vari vantaggi di questo regime forfettario, abbiamo:
A prescindere dal regime a cui si vuole appartenere, è comunque sempre necessario avere la partita IVA (con il codice ATECO di riferimento) per una attività di e-commerce o di dropshipping.
Per una attività di e-commerce o dropshipping che non appartiene al regime forfettario, ma al regime ordinario, è prevista una tassazione diversa, di cui le principali tasse sono le seguenti:
Tutte queste tasse sono sempre obbligatorie, a meno che non ci siano delle particolari eccezioni (come – appunto – nel caso di una partita IVA con regime forfettario).
E nel caso non si volessero pagare tutte queste tasse, che potrebbero seriamente mettere in difficoltà un’attività, ma non si abbiano i requisiti per appartenere al regime forfettario?
Beh, in tal caso si può prendere in considerazione l’apertura SRL, cioè l’apertura di una Società a Responsabilità Limitata, che ha il vantaggio di non essere tassata a scaglioni come il regime ordinario attraverso l’IRPEF, ma si ha una tassazione fissa pari 24% grazie all’IRES.
Oltre alla tassazione e alle varie imposte, è necessario che chi avvii o abbia alle spalle una attività di e-commerce o dropshipping versi anche i propri contributi INPS. Per procedere con questo versamento, è necessaria l’iscrizione all’INPS e più nello specifico alla Gestione Artigiani & Commercianti:
Questa gestione prevede il pagamento di quattro F24 l’anno, che sono dei contributi fissi pari a circa 4.200€ in totale, per un reddito annuo che va da 0€ a 17.500€ definito minimale.
In caso di eccedenza di questo reddito, si pagherà circa il 24% sul differenziale.
ESEMPIO
Fatturato 10.000€
Inps pari ad euro 4.200 in quanto è al di sotto del reddito minimo
Fatturato 25.000€
Inps fino a 17.500 pari a 4.200€, invece la parte eccedente 7.500€ (25.000-17.500) al 24% pari a 1.800€
Totale Inps 4.200 + 1.800= 5.000
Se hai il desiderio di aprire una attività di e-commerce o dropshipping, ma non sai che pesci prendere e non sai secondo quale modalità, richiedi una consulenza presso il mio studio di commercialista online: studieremo insieme e nel dettaglio una pianificazione fiscale, che possa farti comprendere se il tuo desiderio è a misura delle tue possibilità.
Capiremo, inoltre, se procedere con l’apertura partita IVA in regime forfettario o se sognare in grande, scegliendo la strada dell’apertura SRL, che porta con sé un grande numero di vantaggi e agevolazioni.
Il termine e-commerce si riferisce al commercio online attraverso internet per la compravendita di prodotti o servizi, mentre il dropshipping è una forma di collaborazione con un fornitore che consente di vendere i suoi prodotti senza doverli acquistare in anticipo.
Per aprire un’attività di e-commerce o dropshipping è necessario investire inizialmente nella creazione del sito web, nella prima fornitura di merce e nelle procedure burocratiche come l’apertura della partita IVA. Nel caso del dropshipping, non è necessario avere un proprio magazzino.
Il codice ATECO per un’attività di e-commerce o dropshipping è il 47.91.10, che definisce le attività di commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto via internet.
Sì, per aprire un’attività di e-commerce o dropshipping è necessario avere la partita IVA, che può essere aperta con il supporto di un commercialista online. Nel caso di attività appena avviata, è possibile aderire al regime forfettario che offre molteplici agevolazioni.
Tra i vantaggi di queste attività, ci sono la possibilità di raggiungere una più ampia fetta di potenziali clienti, i prezzi accessibili, il servizio di assistenza al cliente, la possibilità di usufruire di un servizio comodo e sempre disponibile e, nel caso del dropshipping, la mancanza della necessità di avere un proprio magazzino.
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