Aprire una partita IVA per una Web agency

Aprire una partita IVA per una Web agency

Specialmente in questi ultimi anni, il mondo del web ha creato e sta creando moltissime nuove opportunità di lavoro, tra cui menzioniamo il settore del web marketing, sempre più in espansione e sempre più bisognoso di persone disposte a cresce sotto questo punto di vista.

Un esempio di questa tipologia di attività risiede nella web agency, che spesso è composta da un consulente SEO e dai suoi collaboratori, i quali lavorano sinergicamente insieme alla costruzione di siti web prestanti e funzionali.

Come funziona per qualunque attività, anche per la web agency è necessario seguire gli adempimenti fiscali obbligatori, che sono per esempio l’apertura della partita IVA, la scelta del codice ATECO, l’identificazione della Gestione previdenziale a cui iscriversi, il versamento delle tasse da pagare e via dicendo.

Prima di affrontare questi fondamentali argomenti, però, occorre offrire una panoramica generale su che cosa è e di che cosa si occupa una web agency, in modo tale da farlo capire anche a chi non opera in questo settore.

Che cosa è e di che cosa si occupa una web agency

Una web agency si occupa genericamente, come è già stato anticipato, della realizzazione dei siti web dei suoi clienti, che si rivolgono ad essa per ottenere il miglior servizio e il lavoro più efficace possibili.

La realizzazione dei siti web, però, non è l’unico scopo di una web agency, che si deve occupare anche di accompagnare il suo cliente nel posizionamento all’interno dei motori di ricerca, come ad esempio Google: per farlo, occorre pianificare una corretta gestione SEO, mirata proprio al raggiungimento del primo posto all’interno della SERP.

Un buon posizionamento non è assolutamente semplice da raggiungere e prevede di seguire diverse regole e di procedere con diversi passaggi, tra cui per esempio abbiamo la cura del sito web, che deve sempre essere aggiornato con nuovi ed interessanti contenuti, e abbiamo la costruzione di una link building, che contribuisca alla diffusione e alla fama del sito web in questione.

Come aprire una web agency

Per aprire una web agency, è innanzitutto necessario essere appassionati del mondo del web e, in particolar modo, del mondo del web marketing.

Una volta che si è compresa l’intenzione di voler tramutare questa passione in un lavoro e in una attività, occorre essere a conoscenza di tutto l’iter fiscale necessario a poter intraprendere questa nuova avventura nel pieno rispetto della legge.

Tra le prime cose da fare quando si decide di aprire una web agency, ci sono sicuramente le seguenti.

  • Occorre, in primis, aver completato la procedura dell’apertura partita IVA, che si può fare sia presso lo studio di un commercialista sia da remoto, con l’appoggio di un commercialista online.
  • Per questa registrazione, occorre inoltre essere iscritti ad una Gestione Previdenziale, che approfondiremo più avanti, in uno dei successivi paragrafi di questo articolo.
  • Infine, la registrazione alla Camera di Commercio e al Registro delle Imprese se l’attività viene svolta con una struttura organizzata.

    Inoltre, ad ogni partita IVA è collegato un codice ATECO, del quale parleremo nel paragrafo a seguire.

    Il codice ATECO per una web agency

    Ad ogni attività caratterizzata da partita IVA corrisponde un codice ATECO e cioè un codice numerico che indica il settore di cui fa parte quella determinata attività.

    Determinare quale sia il codice ATECO della propria attività è essenziale, dal momento che da questo codice dipendono moltissimi aspetti, tra cui quello della Gestione Previdenziale, quello delle imposte e delle tasse da versare e da pagare e così via.

    Per individuare il codice ATECO più giusto per la propria attività, occorre chiedere il supporto di un commercialista online; nel caso in cui si scegliesse, per errore, un codice ATECO scorretto, non c’è comunque motivo di preoccuparsi, dal momento che è sempre possibile modificarlo.

    Più nello specifico, il codice ATECO adatto ad una attività di web agency è il 73.11.02, che comprende e identifica la categoria della Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari.

    Serve la partita IVA per una web agency?

    Tra le varie cose da fare quando si decide di avviare una web agency, una delle prime è senza ombra di dubbio quella di aprire la propria partita IVA, operazione da mettere in pratica con il supporto di un commercialista, che possa poi occuparsi anche della pianificazione fiscale.

    Quando si decide di aprire la partita IVA, per qualunque attività lo si stia facendo, occorre scegliere il regime fiscale al quale appartenere. In alcuni casi, questa scelta è tendenzialmente obbligata, dal momento che per aderire ad alcuni regimi (uno in particolare) c’è bisogno di disporre di alcuni requisiti. Scopriamo, quindi, quali sono i regimi fiscali tra cui scegliere.

    • Abbiamo, innanzitutto, il regime forfettario, che è un regime fiscale agevolato, dal momento che permette di pagare tasse e imposte meno voluminose in termini di denaro e permette di essere esenti da alcune tassazioni (come, ad esempio, l’IVA e l’IRPEF). Per questo motivo, il regime forfettario è il regime adatto a chiunque stia intraprendendo una nuova attività, ma occorre prestare attenzione al requisito di non superare gli 85000€ di reddito annuale.
    • Qualora il reddito annuale fosse superiore agli 85000€, la scelta dovrebbe ricadere obbligatoriamente sul regime ordinario, il quale permette di avere volumi di guadagno molto più alti. Nonostante questo, però, il regime ordinario prevede anche il versamento di imposte più care e più numerose, tra le quali menzioniamo proprio l’IVA e l’IRPEF.
    • Infine, un’altra possibilità per chi non ha modo di rientrare nel regime fiscale, ma vuole comunque poter contare su numerosi vantaggi, è quella di procedere con una apertura SRL, ovvero una Società a Responsabilità Limitata.

    La tassazione per una web agency

    Dopo aver raccolto tutte queste informazioni, è naturale chiedersi quale sia la tassazione legata ad una web agency.

    In linea generale, questa tassazione non può essere definita e stabilita, dal momento che dipende dal regime fiscale al quale si appartiene.

    • Il regime forfettario prevede per i primi cinque anni di attività una tassazione del 5%, da calcolare sul 78% del reddito annuale; a partire dal sesto anno in poi, invece che il 5% si dovrà versare il 15% (sempre da calcolare sul 78% del reddito). Inoltre, chi dispone di una partita IVA con regime forfettario è esente dal versamento dell’IVA e dal versamento dell’IRPEF.
    • La tassazione del regime ordinario, invece, è nettamente più alta e oscilla tra gli scaglioni del 23% e del 43%. Chi dispone di una partita IVA con regime ordinario, inoltre, è anche tenuto a versare l’IVA e a pagare l’IRPEF.
    • A questo punto, anche a livello di tassazione, una buona alternativa è rappresentata dall’apertura SRL, la quale è una società che prevede moltissimi vantaggi, sopratutto a livello fiscale.

    I contributi INPS per una web agency

    Qualunque regime si scelga per la propria partita IVA, sia esso forfettario, ordinario o una SRL, oltre alla tassazione è fondamentale per una web agency procedere anche con il versamento dei contributi INPS.

    Le web agency, in questo senso, devono scegliere la Gestione Artigiani & Commercianti, secondo cui i contributi da versare dipendono dal proprio reddito annuo, sul quale bisogna procedere con gli effettivi calcoli. Per essere più precisi, questa Gestione prevede il pagamento di quattro rate all’anno (una ogni tre mesi), che hanno un importo totale di circa 4200€ per i redditi pari o inferiori a 17500€; per tutti i redditi superiori, invece, è necessario procedere a questo calcolo applicando e pagando circa il 24%.

    Richiedi una consulenza

    Hai intenzione di aprire una tua web agency, per portare i tuoi clienti al miglior posizionamento all’interno dei motori di ricerca come Google? Sei appassionato di questo mondo e ti senti pronto a fare questo passo? Allora richiedi una consulenza nel mio studio: in qualità di commercialista, ascolterò i tuoi desideri e procederò, in maniera tale che tu possa iniziare questa avventura nel mondo dell’imprenditoria del web; approfondiremo tutto quello che è già stato spiegato all’interno di questo articolo e ti spiegherò i vari passaggi da seguire, per essere sempre in regola dal punto di vista fiscale.

    Risposte alle domande più frequenti su Web Agency

    Che cosa fa una web agency?

    Una web agency si occupa della realizzazione dei siti web dei propri clienti, ma non solo: deve anche pianificare una corretta gestione SEO e accompagnare il cliente nel posizionamento all’interno dei motori di ricerca, come ad esempio Google.

    Come posso aprire una web agency?

    Per aprire una web agency, è necessario essere appassionati del mondo del web e del web marketing, completare la procedura dell’apertura partita IVA, essere iscritti ad una Gestione Previdenziale Inps e registrarsi alla Camera di Commercio e al Registro delle Imprese.

    Quali sono gli adempimenti fiscali obbligatori per una web agency?

    Per ogni attività, compresa una web agency, è necessario seguire gli adempimenti fiscali obbligatori, come l’apertura della partita IVA, la scelta del codice ATECO, l’identificazione della Gestione Previdenziale Inps a cui iscriversi, il versamento delle tasse da pagare, e così via.

    Cos’è il codice ATECO e come posso individuare quello corretto per la mia web agency?

    Il codice ATECO adatto ad una attività di web agency è il 73.11.02, che comprende e identifica la categoria della Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari.

    Di cosa si occupa un consulente SEO all’interno di una web agency?

    Un consulente SEO è uno dei collaboratori di una web agency e si occupa di accompagnare il cliente nel posizionamento all’interno dei motori di ricerca, come ad esempio Google, tramite una corretta gestione SEO, mirata proprio al raggiungimento del primo posto all’interno della SERP.

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