In questo articolo si parlerà delle disposizioni relative all’iscrizione alla Gestione Commercianti o Artigiani INPS per i soci di società a responsabilità limitata (Srl), comprese le Srl semplificate (Srls), che partecipano all’attività lavorativa con carattere di abitualità e prevalenza.
Si approfondirà inoltre il versamento dei contributi previdenziali a carico del socio lavoratore e la copertura assicurativa garantita dall’iscrizione alla Gestione Commercianti o Artigiani INPS.
I soci di una società a responsabilità limitata, comprese le società a responsabilità limitata semplificate (Srls), che partecipano all’attività lavorativa con carattere di abitualità e prevalenza devono essere iscritti alla Gestione Commercianti o Artigiani INPS.
Questa disposizione è indipendente dalla quota societaria detenuta, che può essere l’1% o il 100%, e dal numero di dipendenti impiegati dall’impresa.
Il socio lavoratore è tenuto a versare i contributi alla previdenza sociale, e la somma da versare sarà una quota fissa di circa 3.900,00 euro all’anno (contributi sul minimale), indipendentemente dal reddito prodotto, da pagare in quattro rate annuali (ogni 16 del mese di Febbraio, Maggio, Agosto e Novembre) con modello F24.
Per il reddito che supera il minimale (17.504,00 euro nel 2022), sarà dovuta una contribuzione aggiuntiva pari al 24% del reddito, da versare insieme alle imposte sui redditi.
L’INPS considera la base imponibile come la parte del reddito d’impresa della Srl corrispondente alla quota di partecipazione agli utili del socio, indipendentemente dalla distribuzione effettiva degli stessi.
L’iscrizione alla Gestione Commercianti o Artigiani garantisce al socio la copertura della previdenza obbligatoria e l’autorizzazione per svolgere l’attività lavorativa autonoma con la qualità di socio lavoratore.
nel paragrafo successivo vedremo il caso del socio lavoratore di una srl.
Quando si parla di socio lavoratore di una SRL, è necessario essere a conoscenza di alcune condizioni prima di intraprendere questo percorso.
Queste condizioni sono necessarie per evitare che si tratti di una dipendenza fittizzia: solo così è possibile per un socio SRL diventare anche socio lavoratore di quella stessa SRL.
La scelta di diventare socio lavoratore di una SRL, inoltre, ha anche svariati e molteplici vantaggi, tra cui abbiamo i seguenti.
Ed è proprio di INPS che vogliamo parlare in questo articolo: nel prossimo paragrafo, infatti, dopo questa breve introduzione, capiremo come è possibile gestire i propri contributi previdenziali se si è soci lavoratori di una SRL.
Partiamo dalle basi: un socio lavoratore SRL è tenuto all’iscrizione presso l’INPS. Questa iscrizione comporta per un socio lavoratore SRL gli stessi obblighi contributivi di qualunque lavoratore subordinato.
In altre parole, dal punto di vista dei contributi INPS, un socio lavoratore e un dipendente sono perfettamente uguali.
Limitare i contributi INPS di un socio lavoratore SRL è assolutamente possibile e fattibile nel rispetto della legge. Come? Seguendo i sette metodi che sto per elencare.
È importante distinguere il ruolo di amministratore dal ruolo di socio lavoratore e l’obbligo contributivo descritto in precedenza.
Eventuali compensi percepiti come amministratori della società non autorizzano lo svolgimento di attività lavorativa nell’azienda e non hanno alcuna correlazione con il ruolo di socio esclusivamente di capitali. L’obbligo di contribuzione alla Gestione Commercianti o Artigiani rimane invariato, indipendentemente dal fatto che si svolga anche il ruolo di amministratore.
Il compenso percepito come amministratore sarà soggetto a una contribuzione aggiuntiva proporzionale all’ammontare ricevuto, da versare alla Gestione Separata INPS. È obbligatoria la duplice iscrizione (Gestione Commercianti/Artigiani e Gestione Separata) entro i limiti della prescrizione quinquennale (Corte Costituzionale 26 gennaio 2012 n. 15).
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