Evasione Fiscale: Fare nero non conviene!

Fare nero nel business vuol dire ricevere un compenso e dunque dei soldi senza emettere alcuna fattura o corrispettivo come nel caso, per esempio, dello scontrino del bar.

Dunque, questo introito non viene dichiarato al fisco e ciò vuol dire che è un ricavo che non viene tassato.

Fare nero ormai è diventata una pratica sempre più diffusa nel mondo dei lavoratori autonomi e, cosa ancora più grave, è anche una pratica socialmente accettata.

Infatti, quasi nessuno si sorprende di ricevere la proposta da parte di questi lavoratori autonomi di non emettere fattura per un servizio, proposta che di solito è accompagnata dalla possibilità di uno sconto sul servizio offerto.

Perché non fare nero

Fare nero può sembrare una pratica vantaggiosa, che può evitare al lavoratore autonomo di pagare le tasse e di dichiarare i pagamenti ricevuti, ma non esiste convinzione più sbagliata.

Evadere il fisco non può essere una scelta giusta, in nessun caso, e lavorare in questo modo non dovrebbe essere accettato né tantomeno accettabile.

Sicuramente non lo è da un punto di vista legale ed etico, ma oltre questo, può portare degli svantaggi che sicuramente non avrai preso in considerazione e che vedremo nel prossimo paragrafo.

Gli svantaggi di fare nero

Ora che ti ho spiegato il significato di fare nero e ora che è chiaro quanto sia scorretto non emettere fattura e non dichiarare tutti i pagamenti, è il momento di capire perché è così sbagliato fare nero ed è il momento di elencare tutti gli svantaggi che questa pratica nasconde.

Il problema del pagamento in contanti

Innanzitutto, i pagamenti in nero sono pagamenti che devono essere effettuati obbligatoriamente in contanti, in modo tale da non essere rintracciati.

Il pagamento in contanti, nel 2022, è stato fissato ad un tetto massimo di 1999,99€ e, a partire dal 2023, sarà abbassato a 999,99€.

Possedere solamente contanti, quindi, non è assolutamente funzionale, specialmente per gli investimenti più importanti (come una casa, una macchina e così via), ma anche per quelli più piccoli (come un semplice iPhone o una nuova televisione), ma non è neanche sicuro in quanto tenerli sotto al mattone è pur sempre un rischio.

Inoltre, l’Italia, così come il resto del mondo, sta viaggiando verso la direzione dei pagamenti con carte di debito o carte di credito, rendendo i contanti sempre meno utilizzati e cercando così di limitare l’usanza di fare nero.

Attento alle sanzioni!

Inoltre, fare nero prevede delle sanzioni non indifferenti.

Le sanzioni per chi fa nero sono parecchio alte e variano dal 120% al 240% delle imposte non versate. Cosa significa? Facciamo un esempio pratico: se non vengono pagati 100€ di imposta, la sanzione ammonterà ad un totale di 100, sommato ad almeno il 120%, sommato ulteriormente agli interessi.

E i finanziamenti in banca?

Dichiarare un reddito più basso rispetto al dovuto potrebbe serrarti la strada dal punto di vista bancario.

Cosa significa? Che se hai un reddito dichiarato di 15.000€ e invece ne guadagni altri 30.000€ in nero, in primis non potrai portare questi soldi in banca, ma soprattutto, se dovrai richiedere un prestito, un reddito basso non ti consentirà di riceverlo e avrai bisogno di qualcuno che ti faccia da garante.

Il problema dell’IVA

Un altro svantaggio può essere il problema di non fare nero legato ad inserire il valore dell’IVA nella fattura.

Facciamo un esempio: un soggetto in regime originario che sia società o lavoratore autonomo effettua un servizio per euro 100 ed emetterà la fattura per 100+22 euro di iva. Qui nasce, dunque, l’idea errata di fare nero per evitare di versare l’IVA…

…ma l’IVA è una partita di giro e, quindi, la si riceve dal cliente e poi la si va a versare. Dunque, fare nero non ti farà pagare meno tasse.

Fare nero, infine, non ti consentirà di svolgere una corretta analisi da parte del tuo Commercialista che sarà ignaro delle tue azioni e non potrà darti consigli sulla gestione dei tuoi servizi o sulla vendita di beni e dunque sull’andamento della tua attività di business.

Come evitare di fare nero

L’apertura partita IVA porta con sé infiniti impegni burocratici: erroneamente, quindi, si pensa che facendo nero si possano eludere ed evitare molti di questi impegni.

Per questo motivo, molti lavoratori autonomi decidono di non aprire la partita IVA e di lavorare completamente in nero.

In altri casi, fare nero può sembrare necessario nel caso in cui si sia in possesso di una partita IVA, ma sotto il regime forfettario e dunque si pensa che fare nero sia la soluzione giusta per non superare il tetto del fatturato del regime forfettario ossia 65.000€ annui.

Questa scelta, invece, è molto sconveniente e sarebbe molto più conveniente attuare delle strategie legali al fine da dichiarare tutto e poter conservare i soldi in banca, riuscendo a pianificare e a ridurre il carico fiscale.

La cosa migliore da fare, quindi, è crearsi una struttura tale con cui riuscire a pagare meno tasse, come per esempio la SRL.

Un buon Commercialista Palermo ha il compito di farti capire quanto sia sbagliata la pratica di fare nero e di quanto, invece, sia opportuno dotarsi dei giusti strumenti legali che facciano pagare meno tasse in maniera legale e soprattutto sicura.

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